Un viaggio in Egitto è un sogno che diventa realtà, e quando condiviso con un gruppo di sole donne diventa un’esperienza ancora più unica e speciale. A novembre, abbiamo intrapreso un tour straordinario alla scoperta della culla della civiltà, tra piramidi maestose, deserti silenziosi e il fascino senza tempo del Nilo.
Giorno 1: Arrivo al Cairo
Siamo atterrate al Cairo, una città che mescola il fascino del passato con l’energia di una metropoli moderna. L’atmosfera del Cairo, così caotica e vibrante, ci ha accolto con il suo trambusto di suoni, odori e colori, ma è proprio in quel caos che abbiamo trovato la sua bellezza, la sua anima autentica. Le strade piene di vita ci hanno mostrato un Egitto vivo, vero, ricco di storie da raccontare. Dopo il check-in in hotel, ci siamo rilassate e preparate per l’inizio del nostro viaggio.
Giorno 2: Le piramidi e il Cairo antico
La giornata è iniziata con una visita alle iconiche Piramidi di Giza, costruite circa 4.500 anni fa come tombe per i faraoni della IV dinastia. La Grande Piramide di Cheope, l’unica delle Sette Meraviglie del Mondo Antico ancora in piedi, è un’opera straordinaria, realizzata con oltre due milioni di blocchi di pietra. Le piramidi non sono solo simboli di potere, ma anche luoghi di sacralità, poiché erano considerate la porta per l’aldilà, per il viaggio eterno del faraone. La loro forma, perfetta e ascendente, simboleggiava il cammino verso il cielo, verso l’immortalità. La vicina Sfinge, simbolo di protezione e saggezza, veglia su queste tombe millenarie, avvolta nel mistero dei suoi significati simbolici.
Al termine della visita, per pranzo, ci siamo recate in un tipico ristorante egiziano Koshary Abou Tarek per assaggiare il piatto tradizionale. Il koshari è uno dei piatti più amati e tradizionali dell’Egitto, un vero e proprio simbolo della cucina egiziana. Si tratta di un piatto ricco e sostanzioso, che mescola diverse consistenze e sapori, ed è conosciuto per la sua semplicità, ma anche per la sua incredibile bontà. Il koshari è composto principalmente da riso, pasta (spaghetti o maccheroni), lenticchie e ceci. Il tutto viene condito con una salsa di pomodoro piccante, a base di aglio, cipolla e cumino, che dà al piatto quel carattere deciso e speziato. La vera particolarità del koshari, però, sta nel suo toping di cipolla fritta croccante, che aggiunge una nota croccante e un sapore intenso che bilancia la morbidezza degli altri ingredienti.
Dopo il pranzo tradizionale egiziano, ci siamo immerse nella spiritualità del Cairo visitando la Moschea di Muhammad Ali, costruita nel XIX secolo dal sovrano ottomano Muhammad Ali Pasha. Questa moschea, con la sua architettura ispirata alle grandi moschee di Istanbul, rappresenta un simbolo del potere ottomano in Egitto.
La visita alla moschea è stata un momento di pura magia. Arrivare proprio al momento della preghiera con il canto del mu’azzin, un suono che penetra nell’anima, ci ha immerso in una dimensione fuori dal tempo, dove l’energia di quel luogo sacro sembrava avvolgerci. Il silenzio che ci ha accolte al suo interno, interrotto solo dalle voci che si alzavano in preghiera, ci ha fatto sentire come parte di un mondo antico e spirituale. Quando il mu’azzin intona l’Adhan, l’invocazione che annuncia l’orario delle preghiere, si crea un’atmosfera che mescola sacralità, tranquillità e una certa solennità.
Nel pomeriggio, abbiamo esplorato il quartiere copto, cuore della comunità cristiana d’Egitto.
Situato nel cuore della città antica, questo quartiere è un crocevia di culture, religioni e tradizioni che si intrecciano nel corso dei secoli. Il nome stesso, “copto”, fa riferimento alla popolazione cristiana egiziana, discendente degli antichi egizi. Passeggiare per le strade del quartiere copto è come fare un viaggio nel passato, dove ogni angolo racconta storie di fede, resistenza e arte. Tra i vicoli acciottolati, i piccoli negozi e le case di mattoni, si nascondono alcune delle chiese più antiche e suggestive del mondo. La Chiesa Sospesa (la Chiesa di Al-Mu’allaqa), costruita sopra i resti di un’antica fortezza romana, e la Sinagoga di Ben Ezra, considerata uno dei più antichi luoghi di culto ebraico in Egitto, ci hanno rivelato la ricchezza delle tradizioni religiose egiziane. Abbiamo concluso la giornata nel caotico ma affascinante mercato di Khan el-Khalili, un luogo perfetto per immergersi nei colori, nei profumi e nei suoni del Cairo. Il mercato è stato fondato nel 1382 e da allora ha visto passare mercanti e viaggiatori da tutto il mondo; è sempre stato un punto di scambio commerciale e culturale, dove le tradizioni del Cairo si mescolano con influenze da tutta la regione e oltre.
Giorno 3: La magia del Deserto Bianco
Dopo un viaggio di quattro ore, siamo arrivate nel suggestivo Deserto Bianco, una delle meraviglie naturali più uniche del mondo. Questo deserto prende il nome dalle sue incredibili formazioni di gesso bianco, che sembrano sculture astratte create dalla natura. Le rocce di gesso, erose nel corso dei millenni, si ergono come giganti scolpiti dalla natura, creando un paesaggio quasi lunare, dove il bianco abbacinante della sabbia si fonde con il cielo azzurro intenso, dando vita a un contrasto mozzafiato.
Durante il jeep tour, siamo state accolte dalle guide beduine, che ci hanno introdotto alla loro cultura. I beduini, discendenti di antiche tribù nomadi, vivono in armonia con l’ambiente desertico, adattandosi a condizioni estreme con uno stile di vita semplice ma ricco di tradizioni. Abbiamo assaggiato il loro tè speziato, una bevanda simbolica che non solo scalda il corpo, ma è anche un momento di condivisione e ospitalità.
Arrivare in questo luogo remoto significa immergersi in un mondo lontano dal trambusto della vita quotidiana, dove il silenzio assoluto e la vastità del deserto sembrano avvolgere ogni cosa. Durante il giorno, il paesaggio cambia con la luce, e le formazioni rocciose sembrano prendere vita, assumendo sfumature sempre diverse mentre il sole si sposta nel cielo. La temperatura può essere estremamente calda durante il giorno, ma appena il sole tramonta, l’aria si rinfresca e il deserto assume una quiete magica.
Sedute attorno al fuoco, assaporiamo il cibo cucinato dai beduini, semplice ma ricco di sapore, preparato con maestria e passione. I piatti tradizionali, come il riso speziato, carne cucinata lentamente e il pane arabo, hanno il gusto autentico della tradizione, e ogni morso racconta storie di generazioni che hanno vissuto nel deserto. Il calore del fuoco che illumina il volto e il sapore del cibo preparato in modo così genuino ti fanno sentire come parte di una famiglia che condivide non solo il pasto, ma anche una storia antica. Sorseggiamo il tè caldo, servito dai beduini con gesti lenti e sapienti, diventa una sorta di rito che unisce tutti attorno al fuoco.
La notte sotto le stelle è stata un’esperienza indimenticabile. Il cielo, limpido e immenso, ci ha fatto sentire piccole di fronte alla vastità dell’universo, mentre le storie e le leggende raccontate dai beduini hanno aggiunto un tocco di magia alla serata.
Giorno 4: Abu Simbel e la crociera sul Nilo
All’alba, ci siamo dirette verso il monumentale Tempio di Abu Simbel, situato sulle rive del Lago Nasser, un’opera straordinaria voluta da Ramses II per celebrare il suo regno e la sua divinità. Nel 1960, quando la costruzione della Diga di Assuan minacciava di sommergere il sito, fu intrapresa una delle operazioni di salvataggio più straordinarie della storia dell’archeologia: l’intero tempio venne smontato e trasferito a un’altitudine più elevata per proteggerlo dalle acque del lago.
Il Tempio Maggiore è una delle strutture più spettacolari, con quattro enormi statue del faraone che si ergono, alte circa 20 metri, al di sopra dell’ingresso. Ogni statua sembra incarnare la forza e l’autorità di Ramses II, che viene rappresentato come un sovrano divino, maestoso e imponente.
Una delle particolarità straordinarie del tempio è il gioco di luce e ombra che si verifica al suo interno. Il 22 febbraio e il 22 ottobre di ogni anno, i raggi del sole penetrano nel tempio attraverso l’ingresso principale e illuminano perfettamente le statue di Ramses II e di altri dei. Questo fenomeno, che avviene con una precisione sorprendente, è stato progettato per celebrare la divinità e la grandezza del faraone, conferendogli quasi un’aura di immortalità, come se fosse in grado di dominare il tempo stesso.
Il Tempio Minore, dedicato alla regina Nefertari, sposa la stessa grandiosità ma con un tocco di eleganza e grazia. Le statue di Nefertari, alte circa 10 metri, sono scolpite con la stessa maestria di quelle di Ramses II e simboleggiano l’amore e il rispetto che il faraone nutriva per la sua regina, una delle donne più amate della sua vita.
Dopo aver pranzato in un ristorante locale, abbiamo visitato l’obelisco incompiuto situato nelle cave di granito di Assuan, è un esempio straordinario di quanto fosse avanzata l’ingegneria egizia nell’antichità. Questo obelisco, che avrebbe dovuto essere il più grande mai realizzato, offre una testimonianza unica della maestria degli antichi artigiani e della loro capacità di lavorare la pietra. La sua incompiutezza, però, lo rende ancora più affascinante e misterioso. L’obelisco doveva raggiungere una lunghezza di circa 42 metri e pesare più di 1.200 tonnellate, il che lo avrebbe reso enormemente imponente, probabilmente destinato a un faraone di grande importanza. Questo sito ci ha permesso di comprendere le tecniche utilizzate dagli antichi egizi per lavorare il granito.
Assuan è una città che emana un fascino particolare, situata nel sud dell’Egitto, dove il Nilo scorre placido tra le sponde e le isole. Con le sue strade affollate, i mercati vivaci e l’atmosfera tranquilla, è una città che si distingue per la sua armonia tra la modernità e la tradizione.
Nel tardo pomeriggio, ci siamo imbarcate sulla nostra motonave per iniziare la crociera sul Nilo, godendo di una cena rilassante e delle luci della città di Assuan.
Giorno 5: Philae e Kom Ombo
La mattinata è iniziata con una visita al Tempio di Philae, un luogo sacro dedicato a Iside, simbolo di amore, magia e fertilità. Questo tempio, situato su un’isola, fu spostato anch’esso per essere salvato dalle acque del Nilo. Navigare fino al sito ci ha permesso di immergerci nell’atmosfera mistica di questo luogo unico. L’ingresso al tempio è imponente, con colonne eleganti che sorreggono il tetto decorato da scene mitologiche. All’interno, i rilievi raffigurano momenti delle leggende di Iside, Osiride, Horus e di altri dèi egizi. La leggenda racconta che la dea Iside si sarebbe rifugiata su quest’isola per piangere la morte del suo amato Osiride e che in questo luogo la sua magia avrebbe avuto il potere di riportare in vita il dio.
Nel pomeriggio, ci siamo recate al Tempio di Kom Ombo, famoso per la sua struttura dedicata a due divinità: Sobek, il dio coccodrillo, e Horus, il dio falco. Qui abbiamo scoperto un antico ospedale e ammirato mummie di coccodrilli, testimonianza dell’importanza del culto di Sobek.
Il percorso che abbiamo svolto all’interno del tempio è stato come un viaggio nel passato, dove ogni angolo e ogni dettaglio racconta una storia di spiritualità, cultura e arte. La sala delle colonne, con la sua straordinaria bellezza, è uno dei luoghi più iconici del tempio, caratterizzata da una fila di colonne che sorreggono il tetto e che sono decorate con scene della mitologia egizia.
Giorno 6: Edfu e Luxor
All’alba, abbiamo visitato il Tempio di Edfu, situato nella città di Edfu, lungo il Nilo tra Luxor e Kom Ombo, dedicato al dio Horus. Questo tempio, tra i meglio conservati d’Egitto, ci ha rivelato il profondo legame tra mito e architettura nell’antichità.
Nel pomeriggio facciamo poi tappa al Tempio di Esna, uno dei templi meno conosciuti ma altrettanto affascinanti dell’antico Egitto, situato nella cittadina di Esna, a sud di Luxor, lungo il corso del Nilo. Questo tempio è dedicato a Khnum, il dio creatore delle acque, della fertilità e dei fiumi, che era raffigurato come un uomo con la testa di ariete. È un luogo di straordinaria bellezza e una delle sue caratteristiche più suggestive è la straordinaria vivacità dei suoi colori. I colori che adornano le pareti del tempio sono semplicemente incredibili. A differenza di molti templi egizi che hanno perso parte dei loro colori originali a causa del passare del tempo, il Tempio di Esna conserva ancora tracce vivide di pittura, che rendono il sito un’esplosione di rossi, blu, verdi e gialli.
La crociera ci ha poi portate a Luxor, una delle città più iconiche e affascinanti dell’Egitto, spesso definita come il “museo a cielo aperto”, grazie alla straordinaria concentrazione di siti archeologici e monumenti che si trovano nelle sue vicinanze. Situata sulle rive del fiume Nilo, nel sud dell’Egitto, Luxor è un luogo dove storia, cultura e spiritualità si fondono in un’atmosfera unica.
All’ora del tramonto ci siamo recate a visitare il maestoso Tempio di Luxor, dedicato ad Amon-Ra. Mentre ci incamminiamo lungo la via processionale fiancheggiata dalle sfingi, il silenzio si è interrotto solo dal canto del mu’azzin. La preghiera del mu’azzin sembra mescolarsi con l’antica sacralità del luogo, creando un’armonia tra il passato egizio e la religiosità araba contemporanea.
Il Viale delle Sfingi, recentemente restaurato, collega il Tempio di Karnak al Tempio di Luxor, un’opera che simboleggia il potere divino dei faraoni.
Dopo aver esplorato il magnifico Tempio di Luxor ,il silenzio e la serenità del luogo hanno lasciato spazio a un momento di relax e convivialità. Ci siamo sedute in un locale tipico per gustare una shisha tradizionale e per bere il karkadè, l’infuso di fiori di ibisco tipico dell’Egitto.
Giorno 7: La Valle dei Re, il Tempio di Habu e il Tempio di Karnak.
La giornata è iniziata con la visita alla Valle dei Re, dove sono custodite le tombe di faraoni come Tutankhamon e Ramses. I geroglifici che decorano le pareti di queste tombe raccontano storie affascinanti sulla vita e l’aldilà.
Dopo una breve sosta ai Colossi di Memnone, abbiamo visitato il Tempio di Medinet Habu, costruito dal faraone Ramses III. Questo sito, meno affollato ma altrettanto impressionante, è famoso per i suoi rilievi che celebrano le vittorie militari del faraone.
Ci dirigiamo poi al Tempio di Karnak , uno dei siti archeologici più straordinari e iconici dell’Egitto, un vero e proprio gioiello dell’architettura egizia antica. Situato a pochi chilometri a nord di Luxor, è uno dei complessi religiosi più grandi e complessi del mondo antico, dedicato al dio Amon-Ra, la divinità solare che era adorata come il principale dio di Tebe, la capitale dell’Egitto durante il Nuovo Regno. La caratteristica che più colpisce di Karnak è la sua sala ipostila, una delle sale più grandi del mondo antico, con 134 colonne enormi che sorreggono il tetto, alcune delle quali alte ben 21 metri. Queste colonne, dalle imponenti dimensioni e dai capitelli decorati, sono magnificamente scolpite e dipinte con rilievi che raccontano le gesta dei faraoni e i loro rituali religiosi. Ogni colonna è decorata con scene sacre e simboli che richiamano la forza e la protezione di Amon, rendendo la sala un luogo di devozione e potenza.
Dopo aver assaporato la ricchezza di storia e cultura che l’Egitto ci ha regalato, la nostra esperienza si conclude con un viaggio verso una nuova avventura: la partenza per Hurghada, sul Mar Rosso.
Giorno 8: Relax a Hurghada
La nostra avventura si è conclusa con una giornata di relax a Hurghada, dove abbiamo goduto del sole e del mare cristallino del Mar Rosso, ricaricando le energie per il rientro.
Giorno 9: Rientro in Italia
Con il cuore pieno di ricordi e la mente colma di nuove conoscenze, siamo tornate in Italia, consapevoli di aver vissuto un viaggio che rimarrà per sempre nei nostri cuori.
Abbiamo vissuto il passato e il presente, la spiritualità e la meraviglia. Ora, i nostri cuori sono pieni di nuove emozioni, sensazioni che ci accompagneranno per sempre.
Perché scegliere un viaggio al femminile in Egitto?
Ogni sorriso, ogni risata, ogni momento condiviso in questi giorni ha reso il viaggio ancora più speciale. Abbiamo camminato insieme, non solo tra le rovine dell’antico Egitto, ma anche in un percorso di amicizia, di condivisione e di scoperta. Ci siamo ritrovate unite da un’esperienza che ci ha cambiate, che ci ha arricchite e che rimarrà nel cuore di ognuna di noi.
Questo viaggio ci ha permesso di scoprire non solo un Paese straordinario, ma anche di creare legami autentici tra donne, condividere emozioni e vivere esperienze indimenticabili, come dormire sotto le stelle nel deserto e navigare sul Nilo, tra miti e storia.
Pronte per la prossima avventura?