Si dice che la sensazione che si prova alla vista di Petra sia une delle più forti e più sorprendenti che il viaggiatore possa immaginare, anche quello che ha già visto mezzo mondo, quello abituato a viaggiare e che ha visitato luoghi incantevoli.
Dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1985 e incoronata come una delle “Sette meraviglie del mondo moderno” nel 2007, la sua visita non può che creare aspettative elevate.
La nostra esperienza, anzi le nostre numerose visite a Petra non ci hanno mai deluse, anzi hanno superato di gran lunga le aspettative.
PETRA, PILLOLE DI STORIA
Petra, una delle meraviglie del mondo antico, è una città straordinaria costruita dai Nabatei, nella regione meridionale della Giordania, oltre 2000 anni fa. La storia del regno di Nabatei è molto complessa da ricostruire e poche sono le tracce documentarie lasciate da questo incredibile popolo.
Le origini precise di Petra sono avvolte nel mistero, ma si ritiene che sia stata fondata nel periodo IV-II secolo a.C. dai Nabatei, che la trasformarono in un cruciale centro di scambi commerciali tra il Medio Oriente e il Mediterraneo.
Petra sorgeva in un crocevia fondamentale per accedere alle vie carovaniere, le vie commerciali tra le più importanti dell’epoca, che permettevano di mettere in comunicazione Oriente e Occidente e di collegare i mercati dell’Egitto con quelli della Siria.
Grazie alla sua posizione strategica, Petra prosperò diventando una città ricca e fiorente. Tuttavia, affrontò sfide nel corso del tempo, come cambiamenti nelle rotte commerciali e un terremoto nel VII secolo, che contribuirono al suo rapido declino e all’abbandono della città, sepolta dalla sabbia del deserto.
Per secoli, Petra rimase nascosta, diventando una città perduta nella storia. Nel 1812, l’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt, travestitosi da mercante arabo, la riscoprì, portandola all’attenzione del mondo occidentale. Questo evento suscitò un grande interesse tra gli studiosi e gli appassionati di archeologia, permettendo loro di immergersi nella storia vibrante dei Nabatei.
I discendenti di questa straordinaria popolazione, che fino a poche generazioni fa vivevano tra le rovine di Petra, hanno contribuito a mantenere viva la memoria di questa affascinante civiltà.
Per i più curiosi e chi volesse avere informazioni aggiornate sulla storia e la situazione attuale di Petra vi consigliamo la voce autorevole ci Cristina Cori, beduina d’adozione, giornalista e travel blogger fra le più esperte di Giordania.
Leggete assolutamente il suo libro “la vita segreta di Petra” e soprattutto informatevi sugli ultimi aggiornamenti che hanno coinvolto la popolazione locale e stanno incidendo sulla natura e l’identità stessa del sito
La nostra Avventura
Itinerario di un giorno a Petra
Il nostro primo incontro con Petra è stata la conferma di ciò che avevamo immaginato.
Sveglia alle 06.00 del mattino, colazione abbondante e zaino in spalle per affrontare una giornata che si sarebbe rivelata faticosa ma ricca di emozioni e ricordi indelebili. Arrivati al Visitor Center, nelle prime ore di un mattino di fine ottobre, con una leggera brezza che rendeva il clima gradevole e un cielo terso, è iniziato il nostro cammino alla scoperta di questa antica città.
Il percorso inizia proprio lungo il SIQ, un canyon molto scenografico di arenaria rossa, lungo più di 2 km, a dir poco sorprendente ed emozionante. Una lunga gola circondata da altissime formazioni rocciose, pareti dalle innumerevoli sfumature. La sensazione è difficile da descrivere a parole. Ad ogni passo, ad ogni curva il paesaggio si modifica, in alcuni punti il cielo si vede a malapena tanto le pareti opposte si avvicinano, in altri la luce e i raggi del sole filtrano improvvisamente creando giochi di luce e ombre incredibili.
Ad ogni curva l’attesa cresce, l’aspettativa aumenta, i suoni dei passi riecheggiano.
Improvvisamente dallo stretto corridoio, un varco si apre e si intravede il gioiello più prezioso di Petra: il Tesoro, El Khasneh al Faroun. L’immagine più simbolica del sito. Un monumento funerario di una bellezza e un’imponenza stupefacenti, un’opera architettonica scavata nella roccia, un esempio di maestria degli antichi popoli Nabatei. La parola “Khanzeh”, tesoro, venne attribuita dalle tribù beduine locali, dietro la convinzione che l’urna posta in cima alla facciata d’ingresso contenesse il tesoro di un faraone.
Davanti al tesoro, nonostante lo avessimo visto milioni di volte in reportage, blog, siti, guide turistiche l’emozione ci ha colto di sorpresa. La luce del sole che colpiva la sua imponete parete, i colori cangianti dell’arenaria, rosa, ocra, bronzo, incredibile!
I primi beduini si sono avvicinati per proporci una salita al punto panoramico per pochi dinari, ci avrebbero accompagnato su sentieri che si inerpicano veloci e che permettono di godere di una vista incredibile sul monumento. Questi percorsi possono essere intrapresi solo con persone che conoscono benissimo il luogo. Un po’ intimorite abbiamo cortesemente rifiutato l’invito, non sapendo se fidarci o meno. È solo a seguito di questo primo viaggio che abbiamo capito che si trattava di un’opportunità unica e nella nostra successiva visita a Petra abbiamo beneficiato di una guida locale.
Ma continuiamo con il nostro primo tour di Petra, perché il tesoro rappresenta solo l’inizio di un sito con un’estensione pari a 264.000 metri quadrati.
Gli itinerari e le possibilità di trekking sono innumerevoli e chi ha la possibilità di fermarsi per 2/3 giorni potrà scoprirla in lungo e in largo. Tuttavia, per una prima visita consigliamo di focalizzarsi sui siti principali che abbiamo visitato in quest’ordine:
- Dal tesoro ci siamo dirette sino all’anfiteatro romano, interrompendo continuamente il nostro cammino per ammirare bijoux e oggetti meravigliosi venduti nelle innumerevoli bancarelle. Purtroppo, nel momento stesso in cui sto scrivendo questo articolo, il governo della città ha approfittato dell’assenza dei turisti per entrare con bulldozer nel sito e radere al suolo le attività dei Bdul, che vendevano oggetti per sopravvivere…
Questa notizia ci ha molto rattristato e ci auguriamo che la situazione si normalizzi, poiché Petra senza i suoi abitanti perde tutta la sua identità
- Siamo arrivate lungo la via delle Facciate, dove si possono ammirare centinaia di tombe scavate nella roccia, dai colori e dalle sfumature stupefacenti, alcune molto semplici ed altre con eleganti portali di accesso.
- Da lì troverete le indicazioni per percorrere un Trail fantastico anche se faticoso Al Khobta, un sentiero a gradini che si inerpica sull’omonima montagna. Arrivati in cima potrete godere di una vista impagabile sul Tesoro, oltre a potervi dissetare e riprendere con una tazza di tè, sotto una tenda gestita da un beduino.
Dopo questo tour faticoso ci siamo riposate, abbiamo pranzato trovando un luogo appartato e all’ombra , considerate che a petar fa caldo 9 mesi su 12 e le camminate possono essere molto faticose sotto il sole cocente
Nel pomeriggio abbiamo sfidato la nostra resistenza fisica e abbiamo intrapreso la salita al Monastero, fatica assolutamente ripagata
Il Monastero di Petra, noto anche come Al-Deir, è un sito archeologico tra i più suggestivi della città di petra, situato su una collina elevata, costruito dai Nabatei nel I secolo d.C., questo imponente edificio richiede un’ardua escursione attraverso circa 800 gradini per essere raggiunto, ma la fatica è abbondantemente ricompensata dall’emozione e dalla bellezza del luogo.
Il paesaggio desertico che circonda il sentiero per il Monastero aggiunge un elemento di sfida e avventura, creando un contesto unico per questa esperienza.
Una volta raggiunto il Monastero, la vista panoramica è incredibile, l’occhio può cogliere in lontananza la Palestina e il deserto nelle giornate limpide, uno spettacolo mozzafiato della vastità del paesaggio circostante.
A Petra la nostra sensazione di stupore e meraviglia è perenne, non se ne ha mai abbastanza, camminando e risalendo i suoi ripidi sentieri, ci si sente presto parte dell’antica città. Ci si sente protagonisti di un’avventura in un luogo che non ha eguali al mondo, privilegiati nel poterlo visitare e nel percorrervi i propri passi.
E PER CHI NON FOSSE STANCO ABBASTANZA….
Petra by night
Lo stesso giorno, nonostante la fatica, determinati a vivere l’esperienza fino in fondo, abbiamo ripercorso il Siq di sera, per ammirare il suggestivo spettacolo del sito illuminato da migliaia di candele. Petra by night è sicuramente un’esperienza turistica e la si apprezzerebbe di più nel silenzio (condizione difficile da ottenere visti i numerosi spettatori…) ma rimane un momento emozionante da vivere. La bellezza del sito illuminato dalla luce fioca e la vista del tesoro accompagnata dai canti tradizionali la rendono un’esperienza profondamente emozionante.
Consigli:
Non dimenticate occhiali da sole, cappello, crema solare e una bottiglia d’acqua fresca. Indossate delle calzature comode, dovrete camminare un bel po’ tra sabbia e rocce prima di arrivare a destinazione.
Prima di partire
Info utili:
Per preparare al meglio la tua visita ti consigliamo di visitare il sito ufficiale per ottenere informazioni aggiornate e dettagliate: https://www.visitpetra.jo/
Il Jordan pass:
Per semplificare la tua visita, è consigliabile acquistare il Jordan Pass, che oltre al visto di ingresso ti offre l’accesso a oltre 40 attrazioni turistiche della Giordania quali Petra, Jerash, Wadi Rum e molto altro. Trovi qui il link al sito ufficiale: https://www.jordanpass.jo/
Come arrivare
Da Amman
Con il bus:
Vi diciamo la verità, viaggiare con i mezzi pubblici in Giordania non è semplicissimo ma se vi organizzate per tempo e se avete a disposizione più dei classici 4/5 giorni canonici, potreste pensarci. Sicuramente è il mezzo di trasporto più economico.
Alcuni collegamenti tra le principali città sono quotidiani, altri hanno una frequenza di una o due corse a settimana (qui il link all’articolo su come spostarsi in Giordania): …..
La compagnia di autobus ufficiale è questa: http://www.jett.com.jo/
- Da Amman a Petra
L’autobus parte dalla stazione Abdali di Amman alle 6.30 e arriva a Petra intorno alle 9.30.
E riparte da Petra in direzione di Amman alle 17.00 e arriva ad Amman alle 20.00
Costo del biglietto di sola andata 10JD
- Da Aqaba a Petra
L’autobus parte da Aqaba alle 8:00 e ritorna ad Aqaba dal Centro visitatori di Petra ogni giorno alle 17:00. Il viaggio dura tre ore e costa 15JD a tratta
Potete acquistare i biglietti online risparmiando tempo
Se soggiorni in un hotel chiedi alla reception informazioni sui trasporti.
In auto o in taxi:
Petra è a 3 ore di guida a sud di Amman attraverso l’autostrada del deserto, o 4 ore attraverso la più panoramica Kings’ Highway.
Potete affidarvi a driver o a taxi ufficiali (per info contattateci, il nostro driver ha prezzi onestissimi)
Da Amman a Petra Prezzo: 75 JD
Da Aqaba a Petra Prezzo: 45 JD
Inserire il tempo di tragitto
Dove dormire a Petra:
Vi consiglio di dormire nei pressi dell’ingresso al sito specialmente se volete visitare Petra di notte.
Orari
Nei mesi invernali dalle 6:00 alle 16:00; nei mesi estivi dalle 6:00 alle 18:00.
Lunedì, mercoledì e giovedì dalle 20:30 alle 22:30 c’è Petra by Night, dove il tesoro viene illuminato da oltre 1.500 candele (biglietto 17 JOD, circa €20,00)
TIPS:
Alzati presto: l’ideale sarebbe raggiungere l’ingresso all’apertura
Scegli il lunedì, il mercoledì o il giovedì: in questi giorni dalle 20:30 alle 22:30 c’è Petra by Night, dove il tesoro viene illuminato da oltre 1.500 candele (biglietto 17 JOD, circa €20,00)
Acquista il Jordan Pass: il costo, che include il visto di Ingresso al paese si aggira attorno ai 70,00 JOD (circa €88,00) e vi permette di accedere alle principali attrazioni del paese a prezzi scontati
Tempo minimo: Considerate un minimo di 5 ore per la visita; l’ideale sarebbe poterci dedicare un’intera giornata partendo al mattino e lasciando il sito verso l’ora del tramonto